Codice Etico

La Fondazione ITALIA SOSTENIBILE adotta il presente Codice etico che si ispira ai principi del Dlgs. n.231/2001 “Disciplina della Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, al fine di prevenire, impedire ed ostacolare comportamenti contrari alle prescrizioni normative vigenti e migliorare la qualità dei servizi e delle funzioni svolte.

 

MISSION
La Fondazione ITALIA SOSTENIBILE nasce il 14 ottobre 2013.
Costituiscono obiettivi della Fondazione:
— Costruire un’Italia efficiente, competitiva e autorevole, per garantire benessere diffuso ed elevata qualità della vita a tutti i cittadini;
— Promuovere innovative politiche economiche e sociali che si nutrano delle straordinarie ricchezze umane, culturali e materiali del Paese e finalizzate al raggiungimento del bene comune;
— Riaffermare l’effettività del primato delle popolazioni e dei territori sulla politica e la diretta responsabilità delle politica sulle decisioni pubbliche.

La Fondazione promuove la conoscenza e la diffusione dei suoi principi attraverso:
— Dibattiti, inchieste pubbliche, convegni diretti a consentire una effettiva partecipazione sociale e civile ai temi di proprio interesse, sia da parte dei cittadini sia da parte delle formazioni intermedie sia da parte delle imprese;
— Attività di studio, ricerca e formazione;
— Rapporti e studi in forme diverse dell’editoria, anche web e multimediale;
— Iniziative dirette alla istituzione di centri di ricerca, istituzioni universitarie e di alta formazione rivolte al mondo dell’impresa.

La missione della Fondazione si sintetizza nelle parole del suo Fondatore e Presidente Sergio Marini: “È possibile per il nostro paese ritrovare una via alla crescita che coniughi occupazione e PIL con qualità della vita e benessere; è possibile ritornare ad essere competitivi sul mercato globale senza costi insostenibili sul piano ambientale, sociale; è possibile che le relazioni di comunità, la bellezza, la sicurezza, l’unicità dei nostri territori prendano il sopravvento. Dobbiamo ripartire dalle cose che il mondo ci invidia, che abbiamo solo noi, che non costano niente perché sono già li forgiate dall’uomo, dal tempo e dalla natura, sono presenti in ogni angolo del paese, durevoli e non surrogabili, e sono di tutti, perché appartengono al repertorio dei beni comuni. Territorio, capitale sociale e umano, creatività, capacità innovativa, bellezza arte cultura paesaggio, cibo, comunità tradizioni, sono le leve competitive per il mercato globale e al tempo stesso indicatori di qualità della vita; sono la premessa per un nuovo paradigma di società e di economia dove l’economia prende forza da ciò che migliora lo star bene insieme e contribuisce a generarlo, in un circolo virtuoso inarrestabile di sostenibilità integrale. Se tutto ciò che è bene comune lo trattiamo come tale e lo facciamo diventare leva competitiva allora il miracolo è possibile! Certo dobbiamo dire addio a certi vecchi libri di economia, la finanza deve tornare strumento, l’uomo e il lavoro devono ritrovare centralità, la qualità della vita essere il vero obbiettivo. Tutto ciò è possibile ma non basta la sola visione, non basta l’indicazione della strada da percorrere, occorre anche rimuovere gli ostacoli lungo la strada, ostacoli pesanti come il deficit di etica, la scarsa cultura di impresa e soprattutto uno stato tutto da smontare e ricostruire pezzo per pezzo per renderlo più utile, più semplice, più giusto. Non sarà facile, ma tutto è possibile in un Paese come l’Italia”.

DEFINIZIONI
ATTIVITA‘ indica qualsiasi prestazione effettuata nello svolgimento del proprio ruolo, dei propri compiti professionali e delle proprie mansioni dai Destinatari del presente Codice.
DESTINATARIO indica chi è espressamente chiamato, in virtù del suo rapporto con la Fondazione al rispetto del presente Codice: amministratori, revisori, dirigenti, dipendenti, collaboratori, consulenti, professionisti interni ed esterni, della Fondazione e di sue società, membri di Comitati e Accademie delle idee, gruppi e altre eventuali strutture della Fondazione, fornitori e appaltatori della stessa.
INTERLOCUTORE ISTITUZIONALE indica le Pubbliche Amministrazioni, i pubblici dipendenti e gli incaricati di pubblici servizi.
REFERENTE indica il soggetto attraverso il quale il Destinatario si interfaccia con la Fondazione nel suo rapporto contrattuale, a qualsiasi titolo.
UTENTE/TERZO indica chiunque fruisca delle prestazioni erogate dalla Fondazione e dalle sue strutture.

PRINCIPI
La Fondazione esercita le proprie Attività ispirandosi ai principi di sostenibilità, solidarietà e sostenibilità orizzontale.
Il presente codice etico individua i valori e i principi il cui rispetto è considerato condizione necessaria ed inviolabile per la collaborazione a qualsiasi titolo con la Fondazione.
Il rispetto del presente Codice etico costituisce condicio sine qua non per la instaurazione e prosecuzione di qualsivoglia rapporto contrattuale, a qualsiasi titolo, con persona giuridica o fisica.
Nello svolgimento delle attività i Destinatari, comprese le strutture della Fondazione, quali ad esempio le Accademie delle idee, si impegnano ad anteporre il rispetto della Legge e della dignità umana a qualsiasi altro interesse ed obiettivo.
Nessun Destinatario può sentirsi esonerato dal rispetto dei principi e delle direttive del presente Codice Etico.
ln caso di dubbi sulla conformità delle attività a normative di difficile o non immediata comprensione, i Destinatari sono tenuti a consultarsi con il Referente.
Nello svolgimento delle Attività i Destinatari segnalano al loro Referente qualsiasi possibile violazione dei principi e delle direttive del presente Codice.
Qualunque contrasto fra le istruzioni operative ricevute dai Referenti ed i principi o le direttive del presente Codice Etico deve essere segnalato al Presidente della Fondazione.
Per quanto non espressamente previsto dal presente Codice Etico, i Destinatari si astengono da qualsiasi condotta contraria o anche solo indifferente ai principi di onestà, buona fede e correttezza.

RAPPORTI CON GLI INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI
La Fondazione condanna qualsiasi comportamento, da chiunque posto in essere, consistente nel promettere od offrire direttamente od indirettamente denaro od altre utilità a Pubblici Ufficiali e/o Incaricati di Pubblico Servizio.
La Fondazione condanna altresì qualsiasi atteggiamento volto a influenzare impropriamente le decisioni dei pubblici ufficiali o degli incaricati di pubblico servizio.
Nel rispetto del principio di trasparenza, oltre al Legale Rappresentante, solo i Destinatari muniti di specifica procura o delega sono autorizzati a rappresentare la Fondazione e gli Enti che ad essa fanno capo nei rapporti con gli Interlocutori istituzionali.
È proibito destinare a finalità diverse da quelle per cui sono stati concessi, contributi, sovvenzioni o finanziamenti ottenuti dallo Stato o da altro ente pubblico o dalla Comunità Europea.

RAPPORTI CON GLI UTENTI/TERZI
Nell’erogazione delle prestazioni, i Destinatari garantiscono parità di trattamento a tutti gli Utenti e si astengono da qualsiasi pratica di favore e dal riconoscere privilegi a Utenti specifici.
È vietata qualsiasi discriminazione degli Utenti in ragione della loro età, del loro genere o delle loro abitudini sessuali, della loro origine etnica o territoriale, del loro censo.
La Fondazione ripudia e proibisce qualsiasi comunicazione i cui contenuti siano ingannevoli o non veritieri.
I Destinatari quando incaricati della stipulazione di contratti, in caso di trattative e/o di conferimento di incarichi professionali per conto della Fondazione improntano le Attività alla tutela degli interessi della Fondazione, nel rispetto della Legge.
Nello svolgimento delle trattative con i Terzi, i Destinatari forniscono lealmente le informazioni rilevanti per la controparte, senza mai omettere aspetti determinanti per la decisione finale della controparte e senza mai ingenerare aspettative non veritiere.
Al fine di prevenire comportamenti illeciti, sia nelle trattative sia nella conclusione di contratti di fornitura con la Fondazione è fatto espresso divieto di qualsivoglia forma di regalo o cortesia finalizzata al conseguimento da parte dei Terzi della fornitura di beni o servizi o per procurare alla Fondazione vantaggi o utilità non dovuti.
I Destinatari, nella raccolta e nella custodia di informazioni, ne proteggono l’integrità e la riservatezza.
Nel raccogliere informazioni su progetti e iniziative, di natura scientifica o imprenditoriale, di Terzi concorrenti della Fondazione, i Destinatari rispettano il segreto aziendale altrui ed evitano qualsiasi forma di accesso alle altrui informazioni che non sia legittima.
Nel dare luogo a negoziazioni, i Destinatari si attengono all’esclusivo interesse della Fondazione.
E’ vietato qualsiasi favoritismo basato su criteri di scelta personali o comunque in conflitto con gli interessi della Fondazione.

RAPPORTI CON I DESTINATARI
La Fondazione (e le sue strutture) protegge la dignità, la libertà e l’uguaglianza dei Destinatari, e, ove ne ricorrano le condizioni, tutela il loro lavoro e le loro libertà sindacali, evitando discriminazione di genere e per opinioni ed orientamento personale.
La Fondazione (e le sue strutture) tutela con assoluta priorità e con una apposita organizzazione interna, non solo nell’erogazione dei servizi verso l’esterno, la sicurezza sul luogo di lavoro e l’ambiente.
Le risorse umane vengono dalla Fondazione impiegate seguendo criteri di imparzialità e di merito, nel rispetto della Legge e dei principi etici di riferimento.
La protezione della riservatezza, dell’integrità dei dati personali dei Destinatari costituisce un valore fondamentale della Fondazione.

VIOLAZIONI DEL CODICE ETICO
L’inosservanza da parte deli Destinatari delle regole di condotta contenute nel presente Codice determina la revoca dell’incarico e/o risoluzione del rapporto contrattuale in relazione alle diverse tipologie di rapporti in essere.
Nessun comportamento illecito o comunque in violazione di disposizioni del presente Codice Etico o anche solo illegittimo o scorretto sarà giustificato o considerato meno grave perché compiuto nell’interesse o a vantaggio della Fondazione.