Rilanciare il settore dello spettacolo dal vivo coinvolgendo i piccoli Comuni dell’Umbria meridionale: questo è l’obiettivo di ‘GeoRisonanze’, progetto promosso e organizzato dall’Associazione Culturale Kate Creative Studio. L’iniziativa prevede un tour di otto concerti a cavallo tra arte e scienza basati sulla Musica Elettromagnetica (EMusic), in programma da giugno ad agosto ad Arrone, Montefranco, Ferentillo, Porano, Monte Castello di Vibio, Monteleone di Spoleto, Campello sul Clitunno e Marmore. La conferenza stampa di presentazione del tour si è svolta lunedì mattina presso la sala consiliare della Provincia di Terni. «Il fine ultimo dell’iniziativa – hanno spiegato Valeria Guidi e Riccardo Marini, rispettivamente la coordinatrice regionale dell’Associazione Culturale Kate Creative Studio e il manager del collettivo EMusic – è quello di dare visibilità a piccoli borghi che spesso restano al di fuori dei circuiti turistici di massa, pur ospitando attrattori di particolare interesse naturalistico, storico e culturale, con il coinvolgimento di musicisti di fama internazionale, come il celebre Paolo Damiani nelle vesti di Direttore Artistico». Spettatori e studenti avranno modo di vivere in diretta un suggestivo viaggio al centro del pianeta e ritorno a centinaia di metri di profondità, percorrendo a ritroso milioni di anni e apprendendo nozioni di scienza applicata alla musica, osservando grandi nomi del jazz cimentarsi nell’interpretazione di uno ‘spartito’ fornito dalla Terra stessa secondo canoni rigorosamente scientifici.
I primi tre eventi, destinati agli studenti dell’Istituto Comprensivo ‘G. Fanciulli’ di Arrone, si sono svolti il 4 e il 6 giugno presso il plesso scolastico di Ferentillo, l’Auditorium Comunale di Montefranco e il Convento di San Francesco ad Arrone. Il debutto al pubblico è fissato, invece, per il 19 giugno presso HYDRA – Museo Multimediale della Cascata delle Marmore. Il progetto è stato realizzato con il sostegno dei Fondi POR FESR Umbria 2014-2020 – Az. 3.2.1 – ‘’Avviso Pubblico per partecipazione Progetto Spettacoli dal Vivo”; il patrocinio di Provincia di Terni, Comune di Terni, Associazione I Borghi più belli d’Italia in Umbria, COPAGRI Umbria, Rete dei Festival; in collaborazione con Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Collettivo EMusic, Fondazione Italia Sostenibile. «Finalmente stiamo tornando alla normalità e finalmente si torna agli spettacoli dal vivo – ha dichiarato Laura Pernazza, Presidente della Provincia di Terni -. Con questo tour di spettacoli un occhio di riguardo va ai piccoli Comuni e al coinvolgimento delle scuole nell’iniziativa. Il progetto promuove un approccio ‘positivo’ verso la natura, il messaggio è sapere ascoltare l’ambiente che ci circonda perché molto spesso ci lancia messaggi di aiuto e dobbiamo coglierli». «Questo progetto l’ho trovato molto interessante e particolare per l’integrazione tra elementi culturali e i luoghi in cui si svolgono – così Maurizio Cecconelli, Assessore alla Cultura del Comune di Terni –. Ogni elemento culturale deve essere un modo per rilanciare il territorio. Credo molto nelle sinergie, unire i vari territori è un modo per sentirci a vicenda».
SUONI DELLA TERRA La Musica ElettroMagnetica o EMusic nasce da un’intuizione del geologo Antonio Menghini e del compositore Stefano Pontani, ovvero convertire in note musicali i segnali estratti in profondità tramite un sondaggio elettromagnetico, così da creare una vera e propria colonna sonora naturale che rifletta fedelmente la struttura geologica del territorio. Lo spettacolo che ne deriva ha trovato il supporto di molte istituzioni e artisti, diventando un format itinerante di successo, richiesto e apprezzato in tutto il mondo. «Un incontro al vertice tra scienza e arte, esaltato dalle qualità dei musicisti coinvolti, tutti eccellenti improvvisatori – ha commentato il M. Paolo Damiani, Direttore Artistico del tour – la musica nasce in tempo reale, nell’ascolto reciproco e nell’interplay con i suoni e i silenzi dello spazio circostante e del sottosuolo. Il processo artistico è chiaro: quando si suona con la Terra è necessario ascoltarla, senza imporre partiture pensate altrove, per contesti differenti. Bisogna perciò divorziare dalle abitudini e dalle frasi fatte di linguaggi prestabiliti per camminare verso l’ignoto. I generi spariscono, si cerca solo di raccontare storie che nascono nel viaggiare insieme, senza mete sicure».
SCIENZA E MUSICA Il repertorio dei concerti si baserà sui rilievi estratti da cinque siti di particolare rilevanza geologica e ambientale dell’Umbria, quali Cascata delle Marmore, Foresta Fossile di Dunarobba, Carsulae, Fonti del Clitunno e Piana di Castelluccio, consentendo allo spettatore di immergersi in un vero e proprio viaggio musicale attraverso il sud della Regione, esplorando le modificazioni paesaggistiche che hanno segnato la zona nel corso del tempo. «Arte, cultura, ambiente, territorio e promozione dei nostri centri – ha dichiarato Alessandro Dimiziani, Presidente Associazione I Borghi più belli d’Italia in Umbria –. Questo progetto incarna gli obiettivi della nostra associazione e non posso che essere orgoglioso per questa iniziativa che dà il via a un insieme di eventi all’avanguardia. Fondere il jazz con i suoni della terra credo sia eccezionale e può essere un grande volano per il rilancio dei borghi. La nostra associazione mette sul piatto anche le problematiche come lo spopolamento e la fuga dei giovani. In questo caso vediamo il contrario, i giovani se ne vanno, ma questa volta qualcuno è restato per restituire un evento sul nostro territorio. Questo è un esempio per tutti». I concerti diverranno anche l’occasione di divulgare la Musica ElettroMagnetica, qui protagonista, quale strumento per far apprendere facilmente le scienze in maniera interattiva e rendere il pubblico consapevole dell’evoluzione geomorfologica del territorio e di tutti i rischi naturali connessi parlando anche di storia, archeologia e prevenzione sismica. «Utilizziamo una strumentazione che permette in un’area circoscritta di mandare delle correnti nel sottosuolo e registrare l’effetto indotto di questo campo magnetico che si crea in superficie – ha spiegato Vincenzo Sapia, Geologo PhD INGV –. Questo segnale che è una frequenza in decadimento viene fedelmente trasformata in note musicali, tirando fuori lo spartito della sezione di sottosuolo che abbiamo preso in esame e che può variare da decine di metri fino a diverse centinaia». Il progetto prevede anche la realizzazione di un documentario che ripercorre le varie tappe di ‘GeoRisonanze’.