I dati Ue sulla giustizia appena pubblicati, non lasciano alcuno scampo all’Italia che per risolvere una causa civile di prima istanza in un tribunale ci mette ben 590 giorni, quasi due anni. E questo risultato porta l’Italia direttamente al secondo posto fra tutti i Paesi Ue, che si lascia superare in tempi lenti solo da Malta, dove di giorni di attesa ce ne vogliono 685. Un numero preoccupante, che è andato peggiorando negli anni e sul quale pesa anche lo scarso investimento del bilancio pubblico con appena cinquanta euro per cittadino. La metà di quanto spende, ad esempio, la Germania. E la lentezza della Giustizia italiana incide negativamente anche sugli investimenti esteri in Italia. Pensate ad un imprenditore che decide di lavorare in Italia. Valuterà vari elementi come il costo della manodopera, il livello delle infrastrutture, la possibilità di usufruire di incentivi, il livello di tassazione. E valuterà anche quali sono i tempi per il recupero dei crediti in caso di problemi con i clienti. Una reazione a catena, quindi, che pone un’altra forte ipoteca sulla rinascita delle piccole e medie imprese italiane.
La lentezza che uccide
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