Gli italiani non sembrano per nulla disposti a rinunciare ai fondi destinati alla scuola. Da una ricerca della fondazione ItaliaSpa condotta in collaborazione con Ixè, emerge che il 72% degli intervistati ritiene che la scuola sia tra i servizi pubblici che hanno bisogno di maggior impulso distaccando addirittura, e di molto sia i servizi alla persona e agli anziani (33%) che strade e viabilità (14%).
L’Italia, del resto, è il paese che spende meno in Istruzione rispetto a Spagna, Francia e Gran Bretagna con solo il 4,2% del pil (67 miliardi di euro). Poco anche per una nazione con una scarsa natalità. Non ci si può meravigliare dunque se il rischio è quello di chiusura di plessi per mancanza di risorse per le pulizie come sembra stia accadendo in alcune realtà venete.
“Gli italiani sembrano aver capito, più della politica, che il nostro Paese dovrà ripartire proprio dall’investimento su una scuola di qualità, un percorso necessariamente di lungo periodo capace però di formare una nuova generazione di imprenditori del made in Italy unica vera strada per competere in un mondo così male globalizzato”, commenta Sergio Marini, presidente della fondazione ItaliaSpa.
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